domenica 15 marzo 2009

LO SPIRITO DE "IL MUSICO IMPERTINENTE"

Johann Joachim Quantz, flautista inimitabile, compositore, didatta e musico alla corte di Federico II “il grande”, nonché suo mentore ed amico, nel suo importante trattato Versuch einer Anweisung die Flote traversiere zu spielen (1752) opera di grande mole ed impegno, che ha l’intento di istruire alla pratica musicale e di formare il gusto ed il giudizio musicali, suggerisce, tra tanti preziosi consigli, di ascoltare ed imitare i grandi maestri. Il preambolo e la divagazione per spiegare che nel nome del blog, Il Musico Impertinente, ho voluto umilmente parafrasare il titolo di Piergiorgio Odifreddi, matematico impertinente e maestro di pensiero.
Ho svolto per anni la professione musicale, io, artigiano dei suoni, genuino esecutore sempre rispettoso del testo; per 30 anni la musica è stata una parte di me fino a quando, nel giugno 2007 si è improvvisamente interrotta in un silenzio assordante:
“dottore, ma qual è il mio problema?”.
“Malattia del Motoneurone!” mi aveva risposto en passant, il neurologo da me interrotto nella sua amabile conversazione tra colleghi lungo il corridoio del reparto di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma, come se fosse un semplice raffreddore!
“Vabbè dottore, se il problema al mio mignolo si chiama così…”
“Si, però non s’affatichi!”
“Affaticarmi? Dottore, io devo soltanto suonare, per me non è affatto faticoso…”
Semplicemente non sapevo che quella era una sentenza… una terribile sentenza!
Da allora il mio mondo ha iniziato a rallentarsi. Io, emulo di Pan, differentemente dal satiro sto vivendo la mia metamorfosi.
Per 30 anni ho creduto, ho lottato con la mia musica, una lotta fatta di suoni che voleva contribuire, nel suo piccolo, ad un mondo migliore. Perché credo che la musica e le arti tutte possano contribuire a rendere questo mondo migliore.
Ora la mia musica è silenziosa, i miei movimenti sono lenti e le mani non corrono più sulle chiavi d’argento, ma il mio pensiero è vivo più che mai, ed è un pensiero arrabbiato. Umiliato quotidianamente dal mio essere ora un disabile, dalle libertà negate all’individuo (leggasi testamento biologico, reale supporto alla ricerca scientifica, chiarezza sulle staminali), dalla continua mortificazione della storia culturale di questo paese. Ed è per queste ed altre ragioni che ho deciso di essere un musico impertinente, e questo blog vuole essere un luogo di denuncia e di indignazione, ma anche di dibattito e di speranza.
Hope!
Un mondo migliore si è rimesso in cammino, nell’immagine oceanica del 20 gennaio a Washington mentre un elicottero portava via con se tante vite distrutte ed un mondo confuso da una politica scellerata.
Hope! Lasciamoci contagiare.

Paolo Di Modica


Ringrazio mia moglie Maria per l'instancabile sostegno, mio fratello Italo e, per l'amicizia e collaborazione, don Raffaele Garofalo, Paola Colafigli, Fiorentina Galterio e tutti coloro che vorranno contribuire alla riuscita del progetto.
Un ringraziamento particolare all'amico Federico Garofalo per la paziente disponibilità con cui ha contribuito alla nascita del blog.